Hajj passo, passo… 1- Il significato dell’ihram

بسم الله الرحمن الرحيم

Guida pratica all’Hajj, passo per passo

ihram

 

Primo: l’‘ihrām (lo stato di sacralizzazione).

Compiere l’‘ihrām nell’Hajj e nella °Umraħ equivale a compiere il takbīr (iniziare la salāħ affermando: Āllāhu ‘Akbar) nella preghiera poiché esso rappresenta il rivolgersi nella propria totalità ad Āllāh l’Altissimo e il dare grande importanza agli atti di culto rivolti a Lui; esso inoltre rende la persona umile e timorata per Āllāh, gloria alla Sua Maestà, ed è la preparazione per stare al cospetto di Āllāh, abbandonando le azioni di routine, abbandonando il curarsi e l’abbellirsi, abbandonando i desideri e le passioni, avverando lo sforzo e la fatica sulla via di Āllāh… Gloria ad Āllāh l’Altissimo! Abbiamo bisogno di affaticarci per il nostro Signore. ‘Ibn Āl-Jaūzī disse: “È stato ordinato a coloro che compiono l’‘ihrām di spogliarsi per entrare presso l’Altissimo con l’abito dei poveri ed è così che si palesa la spiegazione delle Sue parole, gloria a Lui, Āllāh l’Altissimo, quando dice quel che può essere tradotto come: “I vostri beni e i vostri figli non vi potranno avvicinare a Noi” [TSC 34: 37]: l’ordine dato a coloro che compiono l’‘ihrām di spogliarsi per entrare presso di Lui, l’Altissimo, con la veste dei poveri.

Vi dissi che gli uomini durante l’‘ihrām si tolgono tutti i vestiti, che nessuno si copre il capo e gli indumenti che distinguono l’egiziano dal libico oppure dal saudita, dal marocchino o dall’americano vengono annullati… e siamo tutti musulmani, servi. Tutti si son tolti la cravatta, il copricapo e tutti gli indumenti e vestono unicamente del pezzo di stoffa superiore ed inferiore. Il vestiario dei poveri. Disse ‘Ibn Āl-Jaūzī: “Questo è il segreto per il quale Āllāh ha posto la casa più nobile in uno dei posti più umili al mondo”.

Il Profeta ‘Ibrāhīm (Abramo), la pace su di lui, nel Qur’ān, dice quello che può essere tradotto come: “O Signor nostro, ho stabilito una parte della mia progenie in una valle sterile, nei pressi della Tua Sacra Casa” [TSC 14: 37]. Egli ha posto la Casa più Sacra nel posto più modesto del mondo, ed è per questo che bisogna abdicare (abbandonare) la vita terrena quando ci si entra. Il Messaggero, pace e benedizione su di lui, fece il pellegrinaggio su un mulo che non valeva nemmeno cinque dirham e disse: “O Āllāh! Che sia un pellegrinaggio lontano dal volersi mostrare alla gente e dalla fama” [Sahīh Sahīh ‘Ibn Mājaħ]. Cosa possono dire oggigiorno coloro che compiono l’Hajj spendendo settantamila o cinquemila sterline egiziane? Che dicano pure loro “lontano dal volersi mostrare alla gente e dalla fama”. O Signore, io spendo per ottenere la Tua ricompensa. Non ti sto dicendo di non spendere settantamila sterline per fare il pellegrinaggio, se te lo puoi permettere compilo spendendo settantamila, ottantamila o novantamila sterline, spendine anche cento o duecentomila; paga tutto quello che hai. Fai un pellegrinaggio comodo per poter adorare Āllāh, anche se colui che adora godendo della comodità non è uguale a quello che lo fa stancandosi. Il Messaggero, pace e benedizione su di lui, disse ad °Ā’ishaħ, che Āllāh sia soddisfatto di lei: “La tua ricompensa sarà a seconda della tua fatica e della tua spesa”. Perciò avrai la ricompensa a seconda di quanto ti stancherai e avrai la ricompensa a seconda di quando spenderai. È per questa ragione che ‘Ibrāhīm (Abramo), la pace sia su di lui, chiese la presenza di uomini devoti prima di chiedere i soldi, dicendo quel che può essere tradotto come: “Fai che i cuori, di una parte dell’umanità, tendano a loro e concedi loro [ogni specie] di frutti” [TSC 14: 37]. È richiesto che presso La Ka°baħ ci siano uomini e donne con cuori forti poiché si tratta di compiere uno sforzo (jihād) che serve a realizzare la teoria della fatica.

All’inizio di questo episodio ti dissi delle parole d’oro, cioè che se tu sai che Āllāh l’Altissimo ti vede… “Colui che ti vede quando ti alzi [per l’orazione], e [vede] i tuoi movimenti tra coloro che si prosternano” [TSC 26: 218-219], a quel punto tutto ti sembrerà più facile.

Primo: l’‘ihrām (lo stato di consacrazione in preparazione al Pellegrinaggio) e il togliersi qualsiasi tipo di abito cucito. Questo consiste nel togliere qualsiasi tipo di abito cucito e coprirti con due teli da avvolgere intorno al corpo. Invece per quel che riguarda la donna essa compie l’‘ihrām tenendo gli stessi abiti che indossa tranne per il fatto che non si copre la faccia e non indossa i guanti. Questo vuol forse dire che essa si deve scoprire la faccia? No… per il fatto che la Madre dei Credenti, °Ā’ishaħ, che Āllāh sia soddisfatto di lei, disse: «Quando eravamo vicino agli uomini, abbassavamo una parte del velo che portavamo sulla testa per coprire il viso e quando li superavamo scoprivamo i nostri visi». Quindi, quando ti trovi in un posto dove non ti possono vedere gli uomini ti puoi scoprire il volto mentre quando ti trovi in presenza di uomini non devi indossare il niqāb ma un ‘isdāl che non abbia un’apertura per gli occhi, che scenda dalla testa e copra tutto il viso senza avere buchi per gli occhi e che sia leggero di modo che ti permetta di vedere. Inoltre devi avere un muhram (il muhram è l’uomo responsabile della donna e tale ruolo oltre a poter essere ricoperto dal marito può essere ricoperto dagli altri parenti che non la possono sposare, come il padre, lo zio di primo grado, lo suocero) che ti guida, poiché se non hai un muhram disposto a viaggiare con te non ti è permesso viaggiare. Infatti non è permesso alla donna musulmana viaggiare, anche se verso l’Hajj, senza un muhram. Per quel che riguarda l’opinione dell’‘Imām Āl-Shāfi°i nel quale autorizzò la donna a viaggiare senza muhram per compiere il dovere del pellegrinaggio, bisogna sapere che questo suo detto contraddice l’opinione della maggior parte dei Sapienti. Il Profeta, pace e benedizione su di lui, disse: “Non è permesso a una donna che crede in Āllāh e nell’Ultimo Giorno di percorrere una distanza di un giorno e una notte senza [essere accompagnata da un] muhram[Sahīh Sahīh ‘Ibn Mājaħ]. Quindi questo vuole dire che non può fare il pellegrinaggio? Esatto, non fa il pellegrinaggio.

“È dovere per uomini che ne hanno la possibilità di andare, per Āllāh, in pellegrinaggio alla Casa” [TSC 2: 97] e lei non ne ha la possibilità non avendo un muhram “Āllāh non impone a nessuno se non in misura di ciò che Egli ha concesso” [TSC 65: 7]. Ed è possibile che non avendolo compiuto per timore di Āllāh ella possa comunque avere la ricompensa dell’Hajj e che Āllāh le conceda un muhram che la porti a compiere l’Hajj. Ella deve solamente avere il timore di Āllāh stando a casa e non uscendo [a compiere l’Hajj senza accompagnatore].

Dunque la pellegrina realizza l’‘ihrām rimanendo vestita con i suoi soliti abiti senza doverli cambiare. Non devono essere bianchi né verdi, né esser caratterizzati da alcuna decorazione. Bensì usa i suoi abiti usuali: marroni, blu, grigi… ovvero i colori in cui non è presente alcun ornamento e che siano larghi e non descrivano le forme del corpo, che rispettino tutte le condizioni dell’hijāb (copertura islamica).

  • I vestiti devono essere ampi e larghi.
  • Non devono essere profumati.
  • Non devono essere stretti né trasparenti.
  • Non devono rappresentare di per sé stessi un ornamento.
  • Non debbono somigliare ai vestiti maschili.

Abbandonare gli abiti cuciti è segno di umiltà per Āllāh, è consuetudine, abbellimento ed ornamento. Quando stai acquistando i vestiti per compiere l’‘ihrām ti vien da ricordare il sudario poiché i vestiti per l’‘ihrām fan ricordare il sudario. Questo è l’‘ihrām, l’ho portato con me affinché possiate vederlo. Se hai già usato questo ‘ihrām precedentemente è consigliato comprarne uno nuovo… perché lo devi riutilizzare una seconda volta?

Dopo tante prove abbiamo trovato che il metodo più facile per avvolgerli attorno al corpo è quello che ti spiego ora: inizi con l’‘izār piegandone un piccolo lembo perché stia fermo in mezzo e lo avvolgi sul fianco così che non ti stia lungo di sotto, poi lo avvolgi una prima e una seconda volta, per Āllāh, perché stia ben fermo.

Il secondo pezzo, che consiste nel ridā’, viene posto sopra le spalle, da sopra, e una delle due estremità deve essere messa dentro l’‘izār e l’altra va posta sopra l’altra spalla. Così non avrai bisogno di null’altro per tenerlo fermo… Noterai che rimarrai con questi vestiti per tre giorni; potrai lavarli o portarti appresso più di un’‘ihrām da usare come cambio; non c’e’ problema, questo è permesso.

Ho dimenticato di dirvi che non possiamo fare a meno di compiere l’abluzione maggiore prima dell’‘ihrām.

Tratto dalla Khutba “Le brezze dell’Hajj” di Shaikh Muhammad Hussein Yaqob

http://www.yaqob.com/web2/index.php/sawtyat/mada/765

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